martedì 4 dicembre 2012

Presentazione: I GIGLI DELLA MEMORIA a cura di Patrizia Tocci (L'Aquila, venerdì 6 dicembre 2012, ore 17:00)


Giovedì 6 dicembre alle ore 17:00, all’Aquila, presso l’Auditorium Sericchi della Cassa di Risparmio (Viale Pescara, Complesso Strinella 88) Patrizia Tocci presenterà il libro I GIGLI DELLA MEMORIA: narrazione collettiva ( Edizioni Tabula fati).

Il libro racconta nella prima parte, con 55 testimonianze, le prime dodici ore, durante e dopo il terremoto del 6 aprile del 2009 che ha coinvolto L’Aquila e le frazioni del circondario. Sette sezioni per affrontare il ricordo di un’esperienza che rinnega le parole e che ha sconvolto vite e destini.
La seconda parte è composta con testi scritti da Patrizia Tocci che riguardano invece il tempo trascorso da quel momento fino ad oggi.
La postfazione è dello scrittore Paolo Rumiz, scaturita dalla visita alla Zona Rossa dell’Aquila.
Condurrà l’incontro Valeria Valeri ( presidente Associazione Volta la carta) e ci sarà un evento teatrale con lettura dei testi a cura della associazione Culturale Animammersa (voci di Patrizia Bernardi e Antonella Cocciante).

I diritti d’autore per la vendita del libro verranno devoluti al Gruppo volontari donatori sangue ( Vas ) dell’Aquila.



Patrizia Tocci (a cura)
I GIGLI DELLA MEMORIA
Narrazione colettiva
Postfazione di Paolo Rumiz
Edizioni Tabula fati
[ISBN-978-88-7475-297-3]
Pagg. 256 - € 15,00

http://www.edizionitabulafati.it/igiglidellamemoria.htm

domenica 2 dicembre 2012

LE INTERVISTE (IM)POSSIBILI: Patrizia Tocci intervista Tocci Patrizia


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Sì, è il mio quarto libro. Ho pensato che fosse un dovere, questa testimonianza. Ho creato un gruppo su facebook, La banca della memoria: e ho cominciato a chiedere ai miei contatti virtuali se volessero condividere questo progetto: raccontare noi, i testimoni, le prime dodici ore della notte tra il 5 e il 6 aprile del 2009. Volevo che fosse la nostra voce di abitanti dell’Aquila e dei paesi del cratere a raccontare quest’esperienza che rinnegava le parole. Sono sempre stata convinta che scrittura e terapia vanno insieme… Pian piano le adesioni sono arrivate. Non è stato facile: in alcun i casi le ho quasi “estorte”, dolcemente e con forza. Per alcune ho atteso tempi lunghissimi. Ma anche questa attesa aveva il suo senso. I testi, stando insieme, hanno cominciato a coalizzarsi, a riconoscersi e così sono nate le 7 sezioni del libro: Numeri, La lista, A piedi nudi, Qui è ancora notte, Voci, L’esodo e gli Intrusi.

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Mi sono accorta di aver fatto anch’io un viaggio, in questi anni in cui ho lavorato per cercare di far emergere la voce di ogni singolo testo, rispettandolo. Un viaggio nelle storie e nelle vite degli altri. Ci sono testimonianze che riguardano Camarda, Calascio, Coppito, Paganica, San Demetrio, San Gregorio… Zone o quartieri dell’Aquila come San Pietro, Costa Masciarelli, Via Sassa… questi nomi dicono ben poco ai non aquilani, e spesso per sintesi usiamo dire L’Aquila. Ci sono testimonianze di ragazzi giovanissimi, appena diplomati e di persone di tutte le età e di tutte le professioni. Autori più o meno noti; autori che hanno un rapporto frequente o professionale con la scrittura, autori che hanno scritto per la prima volta per me. Oserei scrivere per noi. Perché forse, la caratteristica di questo libro, la sua forza è che è stato un libro condiviso, in tutte le sue fasi: per questo ho usato il sottotitolo Narrazione collettiva. Anche per me ci sono state lunghe pause tra le varie fasi di preparazione del libro. C’erano dei giorni in cui mi era impossibile lavorare perché non riuscivo a trovare il distacco sufficiente da quei testi che comunque mi riguardavano.

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I gigli della memoria perché ogni racconto è un giglio e ogni giglio corrisponde ai gigli dell’Aquila, bellissimi abbellimenti finali delle catene di ferro che tenevano in piedi i muri maestri nelle vecchie case aquilane. La scrittrice Laudomia Bonanni sostiene che siano degli ex voto: e che questi gigli siano stati messi sulle case e sui muri rimasti in piedi dopo il terremoto del 1703. Quei gigli ci sono ancora: anche se un po’ nascosti e poco visibili, rappresentano ormai per me (e non solo per me) il simbolo della nostra città: e mi piacerebbe che spuntassero su ogni casa ricostruita, a testimoniare questa seconda distruzione e questa seconda voglia di rinascita. I gigli legano, come in una catena di ferro, quelli che non ci sono più e quelli che verranno.

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Sì, la postfazione di Paolo Rumiz è scaturita proprio da una sua visita all’Aquila. L’ho accompagnato in zona rossa, perché volevo che vedesse i gigli, tra le rovine… ne è nato un episodio del dvd Le dimore del vento, con la regia di Alessandro Scillitani, allegato a “Repubblica”.

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Ho cominciato a scrivere quando ho cominciato a leggere... più o meno… La parola mi ha sempre affascinato... mi sembra di ricordare che compitassi già all’asilo… Avevo un nonno eccezionale: sapeva inventare ogni tipo di favole, aggiungere infinite variazioni. Conosceva a memoria lunghe filastrocche. Me le raccontava con infinita dolcezza e pazienza... mi raccontava storie del paese, dei briganti, degli esserini che vengono dalla notte e che ti fanno i dispetti, delle anime che ti nascondono gli oggetti o si nascondono sui rami degli alberi. Il mio destino era già segnato.

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Sì, certo sono nata in un piccolo paese della Marsica, Verrecchie, in provincia dell’Aquila. In prima media ho letto Anna Karenina. Tutto. Leggevo di tutto. Dalla piccola biblioteca di scuola ai volumi che una biblioteca viaggiante, nascosta dentro un furgone, portava una volta al mese al mio piccolo paese… Avevo tanto tempo per leggere. Mi piacevano tutti i fumetti, soprattutto quelli da maschio: Zagor, Capitan Black, Diabolik, Tex, e mi piacevano i libri. Leggevo, leggevo. E scrivevo. In casa, al paese per anni hanno girato i miei quaderni, dalla casa alla cantina, poi in un altra cantina... poi nel forno... per fare il pane o i dolci... ed è giusto così. Ma dai diciotto anni in poi sono sempre andata in giro, ovunque, con un quaderno o un’agenda nello zaino, nella borsa… e quelli li ho salvati, quasi tutti. Anche adesso, con un quaderno nella borsa. Così nascono i miei libri. Scrivo, anzi mi lascio scrivere. Li chiamo i giorni delle nuvole: il pensiero è distratto e la mente sta altrove… Non so bene dove sia questo altrove. Ma ci entro... e ci resto, per un po’. Quando ne esco, ho un bottino di parole: che sia una poesia, un progetto, semplicemente una frase... qualcosa riemerge da quelle nuvole e si solidifica… a volte ne sono appena cosciente... sento che si sta agglutinando... che la parola si fa rotonda, come una caramella tra le labbra: e quel sapore... ogni volta è sempre un sapore diverso…amaro, aspro, dolce, agrodolce, piacevole o spiacevole… sa di mare e di montagna, sa di tempo.

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Sì, il tempo mi ha sempre affascinato... ho sempre riflettuto sul tempo e la memoria… e non ne sono mai venuta a capo... forse questo è il senso della vita: il proprio viaggio nel mondo e gli incontri che questo viaggio ci offre con miriadi di esseri viventi: uomini e donne, animali gatti e cani, uccelli, fiori, alberi e foglie… e anche libri... sì certo libri: abbracci che ho stretto con scrittori lontani millenni e che pure sento come se (mi) fossero contemporanei…




sabato 1 dicembre 2012

Indice: I GIGLI DELLA MEMORIA


LA BANCA DELLA MEMORIA

1 - Numeri
Maria Cristina Rosa, 4 UMANI E 3 GATTI
Stefano Carnicelli, 30 SECONDI
Fabio Iuliano, 720 MINUTI
Adriano Sabatini, IL QUARTO PILASTRO
Patrizia Santangelo, 25 SETTIMANE
Federica Meogrossi, ANNO ZERO
Luisa Nardecchia, 3 E 33

2- La lista
Raimondo Fanale, LA LISTA
Anna Pacifica Colasacco, GOCCE DI VALIUM
Stefano Catastini, IL LAMPADARIO DEL MAGOO
Fabio Sabatini, LE CHIAVI DELLA MACCHINA
Maria Teresa Mosca, I SACCHI PER LA CARITAS
Fabrizia Potrei, LE POSATE D’ARGENTO
Graziella Cucchiarelli, LE TENDINE ROSSE
Renza Bucci, LO SPECCHIO GRANDE
Elisabetta D’Ambrosio, VESTITI E SOLDI
Lidia Carlomagno, LA COPERTA ROSSA

3 - A piedi nudi
Patrizia Ferri, A PIEDI NUDI
Silvia Risotti, SCALZI
Laura Pelliccione, LE BALLERINE DI VERNICE ROSSA
Paola Contento, UNA SCARPA E UNA CIABATTA
Raniero Pizzi, SCARPE E CIABATTE

4 - Qui, è ancora notte
Walter Cavalieri, LA PRIMA SIGARETTA
Patrizia Pericola, DAVANTI ALLA TV
Cristina Busilacchio, DIETRO UN VETRO
Francesca Curtacci, LA CODA DEL DRAGO
Paola Bartolomucci, LUNA PIENA
Reinaldo del Vecchio, PRIMO NEMICO, IL SONNO
Cristina Spennati, UN BALLO IN MACCHINA
Mario Rotellini, COLAZIONE ALL’APERTO
Cristina Mancini, QUI, È ANCORA NOTTE
Biancamaria Cimini, DA QUI NON CE NE ANDIAMO

5 - L’esodo
MAQ, L’ESODO
Sonia Castellani, VERSO IL MARE
Marina Lauri, LA DOMENICA DELLE PALME
Manuel Romano, VOLTARE PAGINA
Francesca Luzi, TUTTO È COMPIUTO
Rosa Minervini, ED È TUTTORA COSÌ

6 - Voci
Vincenzo Vittoriani, CON AMORE INFINITO
Pamela Fiorenza, L’INTERVALLO DELLA VITA
Annunziata Grancuore, MI FERMO QUI
Roberta Marinucci,  “ANIME SALVE”
Anna Guerrieri, VOCI
Luca Vespasiano, QUI IO TI AMO
Giustino Parisse, I NOMI DEI GIGLI

7 - Gli intrusi
Bianca Mollicone, L’INTRUSA
Alessandro Cappa, CASAMÉ
Enzo Alloggia, IN VACANZA, A CAMARDA
Jessica Zarivi, MI CHIAMA AQ
Kristian Pelà, UNA PROMESSA PER L’AQUILA
Antonietta Soldati, GLI OSPITI INATTESI
Adriano Di Barba, METTI UNA NOTTE A ROMA
Davide Simone, “NON ACCENDERE IL TELEVISORE”
Max Giuliani, IL TRADITORE
Thomas Pistoia, IL SALUTO DEL SILENZIO


Patrizia Tocci
I GIGLI DELLA MEMORIA
UN GIRO DI VALZER
PANNI STESI
VENITE ALL’AQUILA
ZONA ROSSA
LE VIE DEL CUORE
IL PUNTASPILLI DI NONNA ADA
ODE ALL’INGENUITÀ
I NUOVI COLORI DELLA CITTÀ
DALLA CITTÀ SOMMERSA
“REGISTRO DI CLASSE”
LA CITTÀ CREPATA
COME NACQUERO LE CARRIOLE
LA-CITTÀ-CHE-NON-C’È
CIOCCOLATO... AMARO
IL PARADISO DELLE SCARPE
NEL FOLTO DEL BIANCO
UN PRESIDIO AFFETTIVO
LA FIORITURA DEI CILIEGI
MILLE GRU
OCCHI DI GATTA
UN ALTRO MONDO
LA TOVAGLIA DELLA FESTA
AMARCORD: IL DOVERE DELLA TESTIMONIANZA
DIARIO APOCRIFO
UNA LETTERA D’AMORE
LETTERA DALLA POMPEI N. 2
SADNESS AQUILANA
A TEMPO DI VALZER
I RAGAZZI DEL FOSSATO
L’AQUILA, CITTÀ ESTREMA
IL FIORE DEL TERREMOTO
UNA CITTÀ DI EX


Postfazione
Le vestali della città del silenzio
di Paolo Rumiz

venerdì 30 novembre 2012

Novità: I GIGLI DELLA MEMORIA a cura di Patrizia Tocci



Questo libro è nato attorno ad un desiderio: che restasse testimonianza della nostra vita di questi anni, durante e dopo il terremoto del 6 aprile 2009.
Nella prima sezione del libro, La banca della memoria, è contenuta una narrazione collettiva: 55 testimonianze raccontano le prime 12 ore della nostra seconda vita. Non è stato facile “estorcere” questi racconti: tutte queste testimonianze parlano la mia stessa lingua, quella dell’esilio. Ho cercato, in questo modo, di dare voce a una comunità dispersa, che ha perso i luoghi dell’incontro, il concetto di prossimità ma non la necessità, né il desiderio di condividere il “momento”, per cementare la speranza del ritorno.
La seconda parte del libro, I gigli della memoria, vorrebbe invece dar conto del tempo successivo, fino ad oggi.
La postfazione è affidata alla penna di Paolo Rumiz. L’ho accompagnato in Zona rossa, fra le rovine dell’Aquila. Volevo che vedesse quelli che per me già erano il simbolo della città: i gigli in ferro battuto, posti alla fine delle catene di ferro che sorreggevano i muri maestri dei palazzi aquilani. Resistono ancora, infatti, sulle pareti crollate. Ognuno dei 55 racconti è un giglio. Ogni testimonianza ha una foggia e una forma diversa. Ma hanno senso solo se ci sono tutte, e tutte insieme; se saranno ad ogni cuspide, ad ogni cantone di ogni casa, di ogni palazzo che verrà ricostruito nella nostra città e nei paesi limitrofi.



Patrizia Tocci (a cura)
I GIGLI DELLA MEMORIA
Narrazione colettiva
Postfazione di Paolo Rumiz
Edizioni Tabula fati
[ISBN-978-88-7475-297-3]
Pagg. 256 - € 15,00

http://www.edizionitabulafati.it/igiglidellamemoria.htm


lunedì 8 ottobre 2012

L'Aquila: Presentazione in anteprima: I GIGLI DELLA MEMORIA di Patrizia Tocci


La II edizione della Fiera dell’editoria Volta la carta. Libri e non solo a L’Aquila, si sta svolgendo dal 3 a 7 ottobre 2012 presso la sala polivalente della sede del M.I.B.A.C. – Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Abruzzo, in via F. Filomusi Guelfi – L’Aquila.

Appuntamento di Venerdì 5 Ottobre (ore 17:15)

Patrizia Tocci, docente e scrittrice, presenta l’anteprima del libro “I gigli della memoria” (Edizioni Tabula fati). Partecipa all’incontro l’editore Marco Solfanelli.
La prima parte dell’opera è costituita da una narrazione collettiva che ricorda la lunga notte dell’Aquila, attraverso 54 voci-racconto-testimonianze delle prime dodici ore del 6 aprile: dalle 3.32 fino alle 15.32.
Il libro contiene una postfazione di Paolo Rumiz ed altri testi dell’autrice scritti da dopo il terremoto fino ad oggi.
Modera l’incontro Francesca Luzi dell’associazione L’Aquila Volta la Carta.

Durante i 5 giorni della manifestazione è possibile acquistare libri dallo stand dell’Associazione degli Editori Abruzzesi: Costa, Demian, Di Felice, Galaad, GBU, Ianieri, Le matite colorate, Marte, Menabò, META, One Group, Psiconline, Sala, Solfanelli, Tabula, Tabula fati, Tracce.

Info: www.laquilavoltalacarta.it/